Dalla Grecia con clangore – Li avete sentiti questi?: i Transistor
Li avete sentiti questi? – Roberto Italiani ci parla dei Transistor
Scoprire nuovi talenti musicali è il vero sogno segreto di ogni fanatico delle sette note. All’interno del Magazine di Musicastrada abbiamo pertanto pensato di aprire una nuova rubrica chiamata “Li avete sentiti questi?”, adatta proprio ad ogni talent-scout di band ed artisti emergenti (o poco emersi). La prima perla ce la propone Roberto Italiani. I Transistor.
Partiamo dal presupposto che siamo in Grecia, nella moderna Grecia…e questo aumenta le difficoltà.
Partiamo anche dal presupposto che un gruppo per diventare “famoso” debba più o meno rispondere a diversi fattori collegati assieme tra loro: tipo la bravura (fondamentale); lo stile (anche questo fondamentale, almeno per me!); il genere (beh…bisogna saper cavalcare l’onda, sfruttare la tendenza del momento) e questo mi porta all’ultimo punto; il marketing, la pubblicità, l’immagine il cosiddetto successo facile e, perché no, la fortuna.
Quindi ognuno faccia le proprie considerazioni su come mai i Transistor non siano riusciti ad arrivare al grande pubblico, quantomeno quello europeo, perché il sound c’è, la voce c’è, bravura e originalità anche e il pop(olare) in quanto tale dovrebbe essere alla portata di tutti.
I Transistor sono una band della grande famiglia pop/rock/alternative, nascono ad Atene nel 2004 e piazzano subito il singolo “Living” che come primo pezzo è di tutto rispetto e fanno già intuire il genere che propongono, del buon alt/pop orecchiabile con molte cose di qualità dal suono molto anglosassone, insomma roba che in Italia per ora non si sente.
Per farsi un idea, come stile ricordano i più famosi Six Pence None The Richer o da lontano gli Hooverphonics, gruppi capitanati da una graziosa quanto valida front-women, in questo caso dalla voce soave di Maria X Kourmouli soprattutto nei pezzi lenti e di atmosfera ha il potere di placare anche lo stato d’animo più teso e irrequieto; provate a mettervi le cuffie e chiudere gli occhi lasciandovi cullare dalla melodia di “For these two” o da “Gone” dove la voce di Maria è ottimamente supportata dai cori e da un backing-vocal in un groove gradevolissimo.
Il singolo “Living” è il pezzo di punta della band, possiamo anche dire il pezzo più famoso (quantomeno in patria), si percepisce un suono ancora acerbo, cosa che personalmente apprezzo in quanto “l’intromissione” di arrangiatori non modifica la vera natura, o quantomeno la linea artistica di partenza del gruppo. I brani sovracitati fanno tutti parte dell’album “Things you miss when you blink” del 2008 edito da Shift Record.
“Divine” invece è quello più commerciale, nel senso che se avesse avuto una buona dose di promozione/pubblicità, sarebbe potuto uscire ed avere proseliti anche al di fuori della madre patria. Questo pezzo è del 2009 composto appositamente per la campagna “Love in Action” di Lacta, ovvero una campagna pubblicitaria, indetta dalla Kraft, che ha coinvolto i media greci nel 2010; dal blog di Love in Action, gli utenti hanno potuto raccontare la propria storia d’amore e vederla realizzata in un vero e proprio film di 27 minuti.
In conclusione, auspicando che qualche major si accorga dei Transistor non resta che sentire qualcosa sul web anche perché qua in Italia non si trova alcun loro lavoro. Quindi più che mai di questi tempi: forza Grecia!