Il Lithio che arriva dal basso La Parola ai Musicisti Intervista a Walter Profeti bassista dei Lithio

La Parola ai Musicisti: Intervista a Walter Profeti, bassista dei Lithio

A cura di Veronica Croccia

I Lithio, gruppo rock fiorentino nasce circa 10 anni fa, ma nel tempo si evolve e modifica, raggiungendo l’attuale formazione costituita dal fondatore Daniele Scardina (voce), Leonardo Sorrentino (chitarra), Giacomo Corti (batteria) e Walter Profeti (basso) solo nell’Aprile del 2011 un mese prima della stesura del loro primo album “Le Verità Nascoste” uscito nel Gennaio del 2012.

Il gruppo suona un rock americano, ma i testi sono esclusivamente in italiano. Una sfida, ma anche un’innovazione nel panorama musicale italiano attuale.

Nel loro tour di pubblicizzazione del nuovo disco girano l’Italia apparendo in numerosi club e piazze italiane; partecipano al concorso di Virgin Radio dove raggiungono i primi posti, divenendo così una delle band più promettenti del futuro della musica italiana.

Di seguito l’intervista faccia a faccia con il bassista del gruppo, Walter Profeti.

Quali sono le ragioni che vi hanno spinto, rischiando, a scrivere i vostri testi completamente in lingua italiana?

Questa scelta è il risultato di due principali motivazioni. La prima è quella di seguire l’impronta dettata dalla precedente formazione del gruppo della quale attualmente rimane solamente il cantante. La seconda, e fondamentale, è di riuscire a portare qualcosa di originale e innovativo in Italia, dove il rock è principalmente in lingua inglese: una sfida con noi stessi e con la preconfezionata visuale della società moderna.

Da quali gruppi del panorama rock internazionale traete ispirazione?

Per quanto riguarda sonorità e impostazione musicale potrei assolutamente affermare:
Three Days Grace, Breaking Benjamin, Nickelback.

Chi scrive i testi delle vostre canzoni?

Lo scorso disco è stato completamente scritto dal nostro cantante, essendo stato creato un solo mese dopo la formazione dell’attuale gruppo. Per quanto riguarda il prossimo ci saranno delle sorprese…emergerà sicuramente lo zampino di noi musicisti.

Quale tra le canzoni dell’album “Le Verità Nascoste” pensi vi rappresenti meglio?

Beh, sicuramente “Le Verità Nascoste”. E’ stato il primo pezzo ad esser scritto e certamente è stato il filo conduttore da seguire oltre che il trait d’union per l’intero gruppo. Ha gettato le basi del nostro futuro.

Cosa volete comunicare con la vostra musica…qual’è il messaggio per i vostri ascoltatori?

Il coraggio di rischiare! Oggi chiunque suoni lo fa quasi per compiacere gli altri. Ci si butta sul morbido, sul sicuro, su quello che certamente piace. Purtroppo il panorama musicale italiano attuale è questo. Ed è assolutamente sbagliato.

Per i Lithio cosa significa rock?

Il rock è menefreghismo, è rompere gli schemi, gli equilibri, è fare senza pensare ciò che ci piace. In fondo è essere se stessi!

Prossimi eventi?

A Marzo parteciperemo a un festival internazionale a Milano. Per adesso invece siamo dietro alla stesura del nuovo album, in cui stiamo cercando di migliorare le nostre sonorità ed ampliarle. Il disco sarà più variegato in fatto di stili e rispecchierà le singole peculiarità e caratteristiche di ognuno di noi.

Una parola/aggettivo per descrivere i Lithio.

Sorprendente!

Il vostro sogno?

Che il nostro pensiero circa la musica venga in futuro condiviso anche da altri. Un mondo musicale dove non regnino più invidia e “guerre”. Un ambiente dove si possa parlare di “aiuto” e collaborazione tra gruppi e cantanti di generi e stili simili, ma che sviluppano lealmente le loro peculiari caratteristiche.

Beh…che dire: Auguri Litio! Sono con voi.

Lithio – Il Giudizio Divino