Musica per Extraterrestri – Li avete sentite questi?: Dvar
Li avete sentiti questi?: Dvar
A cura di Roberto Italiani
Allora questi li dovete per forza sentire! Naturalmente mi riferisco a chi già non li conosce; altrimenti gli rivolgo una stretta di mano virtuale!
Qualche mese fa mi è capitato sotto mano un disco di un gruppo russo, un duo russo per la precisione; mi ricordavo di loro perché giravano strane voci sul loro conto e in gioventù quando ho passato la mia fase dark mi affascinavano molto. Loro sono gli Dvar.
Guardate che questi sono strani forte; il disco in questione si chiama “Pirrah” e all’interno ci sono brani che si chiamano al “hilaj”i,” lina tamiira”,” taai liira”…uno naturalmente si chiede.. : “ma che roba è?” come del resto feci a suo tempo io!
Ma che voci giravano su di loro? Ascoltate bene: Dvar è il nome di una creatura di un piano astrale non ben identificato che una notte entrò in sogno ad uno dei (futuri) componenti del gruppo. L’essere rivelò al prescelto che veniva per conto di non ben precisati alieni e che portava il “verbo”, cioè la conoscenza, la luce; insomma Dvar doveva utilizzare gli uomini come tramite per i suoi dettami. I testi del gruppo infatti sono cantati nella lingua madre aliena; una sorta di lingua enochiana (ma poi chissà visto che è aliena!).
Detto questo musicalmente sono inclassificabili: è un mix di elettronica, con ambientazioni synth-dark; alcuni pezzi sembrano industrial, altri melodici; ci sono gemiti, urla e voci gracchianti; passiamo da visioni lugubri che creano ansia nell’ascoltatore a pezzi quasi folli, alienanti insomma alla fine perversi, maligni e inquietanti e sicuramente bizzarri e grotteschi.
Addirittura ci fu un caso di un ragazzo che ascoltando intensamente e a lungo gli Dvar morì successivamente in circostanze misteriose: “era solo un po’ troppo suscettibile. Forse” fu la risposta di uno dei membri del gruppo alla domanda di un giornalista.
Mille aggettivi per descrivere la musica degli Dvar ma qua tutto risulta soggettivo, ogni ascoltatore alla fine potrà dare il suo giudizio e, ammenoché non conosca la lingua di Enoch, difficilmente riuscirà anche a comprendere le direttive di questo sedicente Dio alieno.
Di loro si sa ben poco; si sa che continuano a fare dischi, molto probabilmente c’è qualcuno che glieli compra in patria…magari sotto effetto di vodka possono risultare persino piacevoli.
Più che addentrarmi in una recensione preferisco quindi lasciarveli scoprire e non privarvi del gusto di esclamare: “ma che roba è questa?”
Dvar – Taai Liira