Roy Buchanan The guitarists’s guitarist

Ciò che mi ha sempre affascinato dei musicisti americani, soprattutto dopo averli conosciuti di persona, è il grande rispetto che hanno per la musica, per tutta la musica.
Per loro non c’è differenza fra chi suona Jazz e chi fa Folk…sono musicisti. Punto e basta.
Entrambi comunicano con un linguaggio comune…che si chiami Free Jazz, Be Bop, Rock, Folk, Musica Etnica, Country o Blues poco importa.
Avete mai suonato con degli americani, magari molto più bravi di voi?
Ebbene ciò che vi succederà, non importa come avete suonato, è che vi faranno comunque i complimenti, perché ci avete provato, o forse anche perché voi stessi gli avete “dato” qualcosa, perché in quel momento vi hanno ascoltato con attenzione e mettendosi sul vostro stesso piano: cioè quello di chi si accosta a questa meravigliosa forma d’arte con un profondo senso di rispetto.

Cosa c’entra il grande Roy Buchanan?
Tempo fa “cazzeggiando” su youtube mi sono imbattuto su un video nel quale Roy suona uno standard Jazz, Misty, di Errol Garner (che non è certo uno stile in cui lui si è cimentato così spesso).
Di fronte a lui Mundell Lowe, un gigante della chitarra Jazz americana…che si ferma ad osservare Roy che con un linguaggio tutto suo, (e con una telecaster!!!) gli dimostra tutto il suo talento lasciandolo spesso piacevolmente sorpreso…
Esiste allora un confine fra gli stili? Bisogna davvero sapere un linguaggio e limitarsi poi ad esso? Oppure i musicisti, quelli che hanno talento, sono tutti figli della stessa madre?

Ma guardate e giudicate voi stessi