Techno-genialate – Li avete sentiti questi?: Aphex Twin
Li avete sentiti questi?: Aphex Twin
a Cura di Roberto Italiani
Se c’è una persona che ha reso la musica techno un genere di successo, che l’ha stravolta e che da parte sua l’ha fatta uscire dai confini della classica musica techno da rave underground, quello certamente è l’irlandese Richard David James meglio noto come Aphex Twin.
Geniale, oltraggioso, sarcastico, maestro indiscusso da oltre 15 anni della musica elettronica non “affine a se stessa”; da molti riconosciuto come il più grande artista di musica elettronica mai esistito (dopo possiamo anche essere d’accordo o meno, ma sta di fatto che lui ha dato una sterzata ad un certo tipo di musica dance, quella conosciuta fino al suo arrivo, rendendola più colta e rivoluzionaria, in poche parole di avanguardia).
James la musica elettrica l’ha nel dna; uno che nei primi anni ’90 si costruisce da solo 2 sintetizzatori e un campionatore e sforna subito due lavori: “Selected ambient works” e “Selected ambient works II” che rivoluziona e sconvolge tutto l’ambiente techno.
Infatti se prima la musica techno era rude e incanalata in delle strutture ben precise, Aphex ha saputo amalgamare quei suoni con elementi ambient e acid house e successivamente drum ‘n bass creando quel suono electro-futurista che lo contraddistingue. In effetti sentendo i suoi lavori facciamo un salto temporale nel futuro.
Ma il boom, diciamo così, D.J.Richards lo fa quando a metà anni ’90 inizia la collaborazione con il regista di videoclip D.Cunningham (che ha firmato video musicali come “Frozen” di Madonna o “All is full of love” di Bjork), insomma un mago degli effetti speciali e molto molto talentuoso che realizza 2 video per Aphex.
Ecco io mi soffermerei su “Rubber Johnny” e proprio sul video abbinato alla musica: la genialata più assurda, ipnotizzante a allo stesso tempo affascinante che io abbia mai visto.
Ve lo anticipo per chiunque non avesse mai visto il video, questa è roba forte, ancora di più del precedente firmato sempre Aphex-Cunningam “Come to Daddy“; girato come se fosse un documentario di 6 minuti non può che non suscitare claustrofobica schizofrenia, non esclusivamente per le immagini, ma soprattutto per la musica. Insomma solo Cunningham poteva cimentarsi in un lavoro di Aphex in questo modo.
Il video racconta di un essere deforme e allucinato imprigionato in cantina con un cane (anch’esso mica tanto normale…) dove non gli resta altro che immaginarsi di avviare una guerra laser (alla solitudine forse?) con tanto di testate sulla telecamera. Poi entra la musica di Aphex, picchiettante, pazza, sincopata; luci soffuse, gemiti e strobo danno appunto un senso di claustrofobia e schizofrenia.
Come ripeto Aphex Twin non è per tutti; può piacere o no ma quando due geni, uno della musica e l’altro dell’immagine si mettono assieme il prodotto che viene fuori non può essere che sconvolgente!
Aphex Twin – Rubber Johnny