
Un concerto che diventa un cammino tra le strade del Mediterraneo.
Stefano Saletti in questi anni ha viaggiato con la sua musica nel Mediterraneo e oltre registrando suoni, rumori, radio, voci, spazi sonori, componendo quindi un affresco sonoro che racconta il difficile dialogo tra la sponda nord e sud, utilizzando il Sabir, la lingua del mare, dei porti, dei pescatori e dei marinai del Mediterraneo, che unisce italiano, francese, spagnolo e arabo. Un affascinante folk world-mediterraneo, meticciato, una miscela ricca di ritmi e melodie, suggestioni e colori.